martedì 15 luglio 2014

Proposta di revisione della normativa per l'assicurazione RC dell'automobile - facilitare il car sharing tra privati, o peer to peer

In base alla normativa italiana, pare non conveniente condividere la propria automobile con una persona che non sia un proprio familiare; i rischi collegati al prestito sono alti, in relazione ai possibili vantaggi, e in assenza di ulteriori garanzie assicurative.

con una breve ricerca: "Se si presta l'auto a un amico maggiorenne munito di patente, e questi provoca un incidente (o ne è comunque parzialmente responsabile), al risarcimento del danno è tenuto anche il proprietario, in solido con il conducente; ciò significa che, se l'amico non ha mezzi, il terzo danneggiato potrà rivalersi direttamente nei confronti del proprietario, fatta naturalmente salva la presenza dell'assicurazione (in questa seconda ipotesi, però, l'obbligo risarcitorio potrebbe porsi per la parte non coperta dal massimale indicato nella polizza). L'eventuale responsabilità penale, invece (si pensi a una lesione o alla morte di un passeggero), essendo personale, grava esclusivamente sul conducente" (fonte lastampa.it)

Quindi se io presto l'automobile a qualcuno e questi fa una strage... io proprietario potrei essere chiamato a risarcire i danni economici causati dal conducente. E, in linea teorica, il conducente potrebbe -aggiungo- farmi causa per cercare di dimostrare che il mezzo non era in perfetta efficienza.

D'altronde, quando mi metto alla guida di un mezzo che pesa una tonnellata e supera i 100 Km/h io voglio sapere la stato di efficienza del mezzo.
... e questo lo può sapere con ragionevole certezza solo il proprietario. Vero?
Falso! Questa è la storia come è andata fino ad ora. Mi viene in mente l'Italia degli anni '70, quando la manutenzione e a volte anche la riparazione erano fatte in proprio... e non esisteva nessuna elettronica a bordo!
Ora non più. Lo stato di efficienza del mezzo è demandato ai controlli periodici di officine specializzate e a controlli elettronici; non sono io proprietario che garantisco l'efficienza del mezzo, è l'officina che rilascia il "tagliando" e -soprattutto- la casa costruttrice che la garantisce! Sia per la parte di emissioni sia per la parte meccanica (sterzo, freni, etc).

Quindi, grazie ai progressi tecnici compiuti, una volta accertato che sono stati fatti i controlli periodici, io posso prendere in prestito una moderna vettura con tutte le garanzie di perfetta efficienza. Se c'è un guasto, ho una segnalazione all'accensione del quadro con spie di opportuno colore (rosso= spegnere il motore, giallo= portare la vettura in officina).
Viceversa, accertato che la persona che chiede un prestito è in possesso di patente, io proprietario potrei ragionevolmente cedere la vettura in prestito, se avessi le necessarie garanzie di legge.
E' tecnologia di oggi la localizzazione e l'apertura e chiusura delle porte "da remoto", con addebito in base a Km percorsi e tempo del prestito, e -cosa che qui interessa- riconoscimento del conducente.

Ecco in conclusione e finalmente la mia proposta in 140 caratteri, stile twitter, che andrò a sottomettere al Call for ideas (RACCOLTA D’IDEE, PROPOSTE E SUGGERIMENTI PER IL GOVERNO RENZI SUL SETTORE DEL TPL, trasporto pubblico locale) lanciato da citytech.eu - incubatore di idee sulla Mobilità Nuova:

"revisione normativa auto con introduzione della #rcpersonale x facilitare #carsharing #p2p e diminuire auto per abitanti bit.ly/1rdyVca"

cordialità,
@paolodeluca72 - seguimi anche su Twitter

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