lunedì 14 luglio 2014

Bike to Work: un resoconto di viaggio


Ho chiesto a Stefano P., mio collega e ciclista urbano, di descrivermi il suo percorso in bici da casa a lavoro. in realtà non avevo idea di pubblicarlo, volevo solo sapere quanti Km percorre e quante ciclabili incontra (..) 
Questo il suo dettagliato resoconto

"allora quello che sto facendo negli ultimi mesi è questo:
andata:
da casa (abito a 400 metri dalla sede oracle a torrino) faccio
viale Oceano Indiano - Viale Egeo fino all'altezza di via del Cappellaccio (non c'è pista ciclabile ma la strada è sufficientemente larga), da via del Cappellaccio scendo e risalgo sulla ciclabile fino all'altezza del viadotto della Magliana,
dal viadotto della Magliana schivando i rom con i loro carrelli pieni di ferraglia, percorro un tratto ciclabile che non so come si chiama ma arriva poi in via della Magliana (tutto ciclabile anche se via della Magliana è piena di attraversamenti, tra l'altro con precedenza alle auto), fino a piazza Enrico Fermi dove prendo via Oderisi da Gubbio, quindi giro in via Majorana, attraverso la circ.ne gianicolense, faccio via di Donna Olimpia fino all'ingresso di villa Pamphili, entro dentro villa Pamhili, ed esco in via Aurelia Antica, all'altezza più o meno di Via Piccolomini, da lì riscendo fino a via San Damaso e poi giro a Via Sant'Evaristo.
Sono circa 11 km, ci metto, andando tranquillo per evitare di arrivare sudato, 40 minuti.
Il tratto ciclabile è solo quello da via Del Cappellaccio a Piazza Enrico Fermi, inoltre ci sono dei "ma":
fino a qualche mese fa la zona in prossimità della ciclabile di via del Cappellaccio era in questo stato:

http://www.romafaschifo.com/2014/02/ti-tagliamo-la-gola-io-inseguito-dai.html

per cui direi decisamente impraticabile. Inoltre la ciclabile di via della Magliana, come detto, è un vero e proprio percorso a ostacoli:

http://247.libero.it/mfocus/182225152/x140210070028142275/le-27-stazioni-della-via-crucis-della-ciclabile-della-magliana/

ora almeno i paletti di ferro non ci sono più, ma ci sono comunque continui attraversamenti, con fantasiosi segnali di dare la precedenza dipinti (ma ormai scoloriti) a terra: secondo me è quasi più pericolosa che andare su strada. Ma tant'è.
Inoltre il tratto compreso tra il viadotto fino a confluire in via della Magliana (non so come si chiama la via), in questo periodo in cui fa buio tardi è praticabile ed anche molto frequentato da ciclisti, corridori e proprietari di cani, ma in inverno col buio non lo farei: al mattino è sempre pieno di auto parcheggiate coi vetri rotti, e non essendo illuminato è secondo me assolutamente da evitare...
In Via Enrico Fermi potrei anzichè andare in via oderisi da gubbio, proseguire sul lungotevere (ponte marconi) e scendere sotto il tevere in prossimità di lungotevere di pietra papa, facendo così il percorso ciclabile fino al ponte in prossimità di castel sant'angelo; l'ho fatto per un periodo, poi ho smesso perchè arrivati al ponte a castel sant'angelo, dovrei risalire in superficie usando le scale (o facendo scorrere la bici nella canalina di un cm attaccata al muro) e poi fare l'ultimo tratto (traforo, porta cavalleggeri ecc) poco comodo. Mentre passando per villa pamphili, risparmio un paio di km, e l'ultimo tratto è + tranquillo.

Al ritorno faccio via gregorio vii fino al lungotevere, da lì o scendo sotto al tevere (solito dirscorso, scale o canalina), oppure resto in superficie fino al ponte a testaccio, dove c'è una rampa in discesa per scendere sotto al tevere, e risalire poi in lungotevere di pietra papa (viale marconi). Da lì il percorso è come quello dell'andata al contrario (lungotevere pietra papa, lungotevere inventori, piazza enrico fermi, magliana, cappellaccio, egeo, oceano indiano). Al ritorno i km sono 14.
Anche qui ci sono molti "ma": il tratto di lungotevere da testaccio a pietrapapa, in inverno l'ho fatto una volta col buio, ma non è consigliabile: non illuminato, con loschi personaggi che si aggirano ed escono dalle siepi... per cui in inverno da testaccio faccio via marmorata, via ostiense, san paolo, marconi, ancora ostiense, via val fiorita (metro magliana), viale egeo... (praticamente ciclabile solo il primo tratto di lungotevere).

Questi sono i percorsi di massima, il bello della bici è anche variare, per cui qualche volta magari passo per il centro, o faccio altre strade. Inoltre la pieghevole consente di prendere i mezzi, per cui ci sono ulteriori varianti, ad esempio all'andata in bici fino alla metro dentro il laghetto dell'eur (eur palasport), poi in metro fino a colosseo, la lì fori imperiali corso vittorio san pietro...
Ma a parte i primi giorni, i mezzi li prendo solo se piove..."


Bellissimo resoconto! e direi che non servono commenti..
 cordialità,
Paolo - sono anche su Twitter come @paolodeluca72

1 commento:

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