Ad esempio, rispetto alla possibilità di progettare e costruire una nuova infrastruttura ciclabile,
in linea temporale, prima si dovrebbe strutturare il processo di
progettazione della ciclabile, definendo chi sono gli attori, i ruoli e le responsabilità, poi
si possono chiamare i cittadini alla partecipazione, definendo anche gli strumenti tecnici a supporto.
Quindi, per esempio, non "questo è il Sistema informatico per la ciclabilità, studiàtelo e ditemi cosa manca", come ho sentito dire a noi "associazioni di categoria", ma "questo è il processo, questi gli attori e questo il ruolo che potete avere voi associazioni a rappresentanza dei cittadini". Ovvero questo è il Patto che l'amministrazione Comunale stringe con voi associazioni.
E qui occorre accennare al ruolo della nostra mala-politica, che in
questa burocrazia pervasiva si innesta per permettere a capi-bastoni piccoli e grandi, di destra sinistra sotto e
sopra, di coltivare consenso sbloccando q.b.
Probabilmente, almeno in questo periodo storico, nessun interlocutore ha la possibilità di stringere quel Patto che dicevo prima, sia Dipartimento o Municipio...
saluti,
Paolo De Luca (su Twitter come @paolodeluca72)
riferimenti
per saperne di più su Michele Vianello:
michelevianello.net/cosa-serve-per-digitalizzare-la-pubblica-amministrazione/ Paolo De Luca (su Twitter come @paolodeluca72)
p.s.
Per inciso le associazioni di categoria che meritoriamente si intestardiscono a dialogare con il Comune sono: #salvaiciclisti,
FIAB, Coordinamento Roma Ciclabile, Associazione Europea per i diritti
del Pedone, BiciRoma, Ciclabile Tiburtina, Associazione #vivinstrada... ne ho dimenticati tanti, scrivete e completo l'elenco!
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