segue il testo integrale della lettera del Sig. Di Pretoro della Federazione Ciclistica Italiana Lazio
Signor Sindaco di Roma,Professor Ignazio Marino
Responsabile Agenzia Mobilita di Roma
Signor Presidente della Regione Lazio Dr. Nicola Zingaretti
Questa
mattina ho appreso dalla radioregionale la morte del povero ciclista
investito qualche giorno fa’ sulla Cristoforo Colombo.Colgo l’occasione
per inviare le condoglianze della federazione ciclistica italiana lazio
alla famiglia.La morte di questo appassionato della bicicletta non
cadra’ nel vuoto perche’ faremo della SICUREZZA il nucleo centrale del
nostro impegno.Ho sentito alcune richieste delle associazioni,vedi unire
alcune piste esistenti,aumentare le z30 e gli autovelox,in sostanza
ridurre la velocita’ degli automezzi-Forse per ora la più importante
decisione è che Voi ci riceviate, ci ascoltiate dandoci il tempo
necessario per capire e risolvere questo grave problema.
Intanto la Federazione Ciclistica Italiana del Lazio vuol chiarire in forma comprensibile e concisa cosa intende per SICUREZZA di chi pedala a Roma Capitale.
Premessa:
A
Ridurre la velocita’ dei mezzi è decisivo in particolare per chi è
esposto al traffico veicolare vedi il ciclista .E’ sul come effettuare i
controlli che non ci siamo.Le Z30 sono localizzate in zone
limitate,gli Autovelox sono individuabili e scarsi.Pensate che l’ubriaco
ed il drogato sulla Smart s’intimorisca degli Autovelox?E la
distrazione epidemica di chi guida con l’I Phone sempre in mano chi li
blocca?Roba da brivido quello che si vede dall’alto della bici.
Il ciclista,a questo punto, deve separarsi assolutamente da questi pazzi se vuole campare!
B
A Roma la ciclabilita’ non si potra’ sviluppare subito come in
Olanda.La cultura degli altri utenti deve evolversi gradualmente verso
il ciclista,accettandolo e comprentendo la sua vulnerabilita’, per una
reale convivenza.Ci vuole l’impegno concreto e mediatico
dell’Amministrazione romana.Nel nord Europa,si traccia la bike line a
terra(foto di Oosterbeek e Berlino) e tutti la rispettano,mentre a Roma
le strisce sono tutte invisibili!Ecco la necessita’,in attesa della
crescita culturale di tutti gli utenti della strada,di lavorare sulla
sicurezza delle bike lines apportando gli opportuni adattamenti alla
situazione romana di oggi.
Proposte concrete per chi pedala in citta’ :
1 Realizzare le Bike Lines preferibilmente all’interno delle auto in sosta e sui marciapiedi larghi(vedi foto).
2
Le Bike Lines esposte al traffico veicolare lento devono essere
evidenziate e separate dalla Banda rumorosa e catarinfrangente(foto).
Proposte concrete per il ciclista sulle strade di scorrimento ed in uscita dalla citta’
1
Il minimo è la separazione con un cordolo di cemento vedi foto.Con
l’aumentare della velocita’ ci vuole il Guard Rail in cemento o meglio
la pista ciclabile lontana dalla viabilita’ ordinaria(vedi foto).In
assenza di tutto cio’ stiamo giocando alla roulette russa!
Proposte concrete per i ciclisti agonisti su strada
1 Il mio cuore è tutto per loro,sempre.Nella Capitale,per i giovani e gli amatori ,ci vorrebbero 4 ciclodromi
nei punti cardinali della citta’,meglio se illuminati.E’ mai possibile
che i piccoli comuni come Bellosguardo Cavriglia(Arezzo)lo posseggono e
Roma niente.Si realizzano aree per i cani,palestre per
l’alpinismo,campi di calcio e calcetto,piste per le automobiline ed
assolutamente niente per la pratica ciclistica anzi hanno abbattuto il
Velodromo Olimpico, invidiato dal mondo intero.
Gianfranco Di Pretoro
Federazione Ciclistica Italiana Lazio
Responsabile piste ciclabili e viabilita’
Allegate alcune foto esplicative
Roma,6 Novembre 2014
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