Buongiorno,
ieri ho potuto assistere al Convegno organizzato da "Rete per la Mobilità Nuova", con la partecipazione di vari movimenti e associazioni (ISPRA, #salvaiciclisti, Anna Becchi del "Bike to school", altri), con la convinta partecipazione del sottosegretario al Ministero dei Trasporti e Infrastrutture Erasmo De Angelis.
Viceversa, il convegno - va detto per capire un pò meglio le cose - è stato semplicemente ospitato dall'ACI nella sede di Via Marsala, nella sala delle Assemblee. Potrei anche scrivere "ospitato e a malapena tollerato".
Non ho trovato un buon resoconto in Rete, non sulle testate più seguite...
il dato, il messaggio forte, dimostrato con rilevazioni su strada e riportato nel primissimo intervento da Lorenzo Bertuccio di Euromobility.org (un ingegnere dei sistemi di trasporto in giacca e cravatta, che si occupa di questi temi per mestiere, non propriamente un eco-terrorista, o un provocatore sociale...), e che rilancio qui è che:
- in auto, a Roma come in qualunque tessuto urbano in Italia o all'estero, la velocità media anche di notte senza traffico è inferiore ai 30 Km/h, quindi introdurre un limite generalizzato di 30 Km/h in città è utile, fattibile, economico
riprendendo proprio le parole del sig. Bertuccio, comprensibili anche dall'uomo di strada, e sicuramente da chi abita a Roma:
"
non ci sono controindicazioni (mia nota: di nessuna natura, neanche tecniche o tecnologiche
) per introdurre il limite di 30 Km/h ... Infatti, l'impedenza di nodo pesa mooolto di più dell'impedenza di arco:
da un'origine ad una destinazione, la perdita di tempo ad una intersezione (semaforo, incrocio, rotatoria, immissione in altra strada, etc
) è talmente elevata che anche se sull'arco, cioè sul tratto di strada tra una intersezione e l'altra, portiamo la velocità a valori più elevati, ecco quel risparmio di tempo è assolutamente banale, è talmente basso, che potrei aumentare la velocità media di pochissimo, passando magari da 26 a 27-28 Km/h
...
nelle nostre simulazioni di guida, indipendentemente dal tipo di guida, la velocità media sta intorno ai 25 Km/h - e
ancora: "
lo sforzo di portare la velocità media a valori più elevati ha il solo effetto di ridurre la sicurezza stradale e aumentare consumi ed emissioni, ma non di ridurre i tempi di percorrenza"
Benchè la tavola rotonda sia stata ben moderata da Luca Zanini del Corriere della Sera, per le testate più seguite ho trovato un resoconto - ritengo non adeguato - solo su rep.it :
rep.it: aci, ciclisti e pedoni a convegno: mobilità nuova 30 km/h in città
Sintesi del resoconto di rep.it, a mio parere limitata e limitante :
la riduzione della velocità massima consentita avrebbe ricadute positive per tutti gli utenti della strada
Avrebbe? no, non avrebbe, ha!
ricadute positive? usiamo termini chiari e diretti please: ridurre la velocità da 50 a 30 Km/h significa risparmiare soldi e inquinamento e ancora significa mooolte meno vittime della strada! lo sapete quante sono state le vittime della strada, anche in città, nel 2012?
secondo voi, uno scontro frontale tra due auto lanciate a 50 Km/h vi porta dal carrozziere o sotto un albero?
C'è un gran differenza tra 30 e 50 Km/h: in dinamica, a parità di massa, l'energia "in gioco" aumenta (e diminuisce) in base al quadrato della velocità,
do you remember?
in sintesi: zone 30 NOW!
saluti e salute,
Paolo