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giovedì 19 dicembre 2013

Piano generale del traffico urbano di Roma Capitale: al via la discussione con municipi, cittadini e associazioni

Buongiorno, oggi un post lungo, che condensa i tanti temi trattati finora nei post precedenti.

E' uscita domenica 15 (finalmente!) la bozza per discussione del nuovo piano generale del traffico, da parte del Comune. La precedente versione del piano del traffico tutt'ora in vigore risaliva (appena) al 1999, un'era fa dal punto di vista urbanistico e tecnologico; il documento è disponibile al seguente indirizzo: PGTU_Documento_di_discussione.pdf (è un file di grosse dimensioni, cliccate solo se avete una connessione veloce)

Si scrive traffico, si legge "l'aria che respiriamo" e vorrei sapere chi non è interessato..
Ho rilevato che sul tema almeno in Rete si sparano commenti a casaccio senza in realtà portare contributi utili alla discussione, e che la discussione si è concentrata principalmente sul tema della sosta tariffata. Provo a portare un pò di ordine. Come sempre, se vi piace il mio post linkate e condividete, se invece lo trovate poco chiaro, per favore commentate qui e segnalatelo a me!

Per gli impazienti, arrivo subito alla conclusione:
come sotto gli occhi di ciascuno di noi, a Roma siamo all'anno zero della mobilità sostenibile, con la gran parte degli spostamenti effettuati con mezzo privato; arrivare alla situazione opposta non sarà nè facile nè popolare nè istantaneo.. ci dovrà essere per forza di cose una fase di "passaggio".
Fase di passaggio sicuramente soggetta ad errori. E bene che il Comune voglia avviare appunto una "discussione con municipi, cittadini e associazioni" (anche se non si capisce come saranno coinvolti i cittadini e in che termini).
Affinchè il nuovo piano sia efficace, nel mio micro sono d'accordo con la strategia dell'assessore Improta che prevede anche misure cosidette impopolari, di dissuasione all'uso del mezzo privato. Non vi aspettate che possa essere facile e istantaneo passare ad una Roma diversa, liberata dalle auto, e che si possa sempre salvare capra e cavoli..
Questo per gli impazienti.

Ora, invece, per chi vuole farsi un'idea più completa, e poter valutare il piano nel suo complesso, riporto - in corsivo - un estratto dell'articolo di accompagnamento presente su comune.roma.it dove si indicano le proposte del piano. Io ho suddivise le proposte in punti, e ho assegnato ad ogni proposta un mio personalissimo giudizio di popolarità e facilità di implementazione della proposta

Così il Comune: "Tante le novità in programma, per un’area che viene divisa in sei zone, a partire dalle Mura Aureliane, passando poi all’anello ferroviario, al GRA e oltre, fino al confine di Ostia e Acilia. Tra gli impegni del nuovo PGTU quello di 
1. portare la percentuale di chi usa la bici dallo 0,6% attuale al 4% entro 5 anni (proposta facile e popolare)
2. raddoppiare le corsie preferenziali          (difficile e impopolare)
3. aumentare del 20% gli utenti del tpl        (difficile, nè popolare né impopolare)
4. realizzare un'isola ambientale (dove le auto non hanno accesso) in ogni municipio e Zone 30  (facile, impopolare)
5. introdurre zone in cui il traffico privato entra a pagamento. (facile, impopolare)
E ancora: 
6. eliminazione delle tariffe per le strisce blu agevolate  (facile, molto impopolare come si è potuto leggere sulle edizioni locali, anche online)
7. affidamento agli ausiliari del controllo delle zone per il carico e scarico merci (facile, nè popolare né impopolare)
8. espansione del servizio di car sharing in altri 8 municipi con oltre 100 postazioni (facile e popolare)
9. diffusione del bike sharing con una dotazione di 1.000 bici  (facile e popolare)"

per far "digerire" le tanti proposte impopolari, che peraltro io condivido tutte al 100%, ritengo che occorra fare trasparenza e portare a conoscenza della cittadinanza le tante analisi in materia, magari opportunamente sintetizzate; analisi che sono state fatte in questi anni e anche recentemente sia da parte di enti istituzionali (es. agenzia.roma.it, Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici di Roma) sia da parte di giornali indipendenti (es. lavoce.info, vedere in particolare questo articolo a firma Andrea Boitani e Francesco Ramella: L’AUTO NON PAGA TUTTI I COSTI)

Titolare così, come da parte di roma.repubblica.it:  l'ira dei residenti contro il piano traffico di Improta e Rivolta sul web, il campidoglio pensi a far funzionare l'atac, è utile solo per solleticare la pancia del lettore, ma sicuramente non va nel senso di quanto prima auspicato da me: "valutare il piano nel suo complesso", "avere informazioni attendibili e indipendenti".

Rivolta sul web? ma per piacere!
Far funzionare l'ATAC? certo, ovvio, facilissimo da dire, ma facciamo anche pagare tutti i costi dell'auto a chi la usa (leggere l'articolo citato prima), a vantaggio di chi non la usa; e i numeri indicano che siamo tanti a non usarla
L'ira dei residenti? perfetto, veniamo al punto "scottante".. certo se tu chiedi a bruciapelo al famoso uomo "della strada" se vuole pagare una tassa in più, secondo voi come risponde?
Il punto non è questo! la discussione va iniziata partendo dal tema del cambiamento:
vuoi modificare lo stato delle cose, vuoi aprire le finestre la mattina e respirare un'aria più pulita? vuoi dare voce a tutti i bambini che abitano a Roma e che non possono dire la loro?

In sintesi, il mio auspicio è che il piano sia valutato nel suo complesso: se ti faccio pagare la sosta ma ti dò subito la possibilità di usare l'auto in condivisione, se cambi e opti per l'auto del comune, vedi che ti sto facendo risparmiare soldi, non sto "facendo cassa", come pensa e dice qualcuno purtroppo molto più autorevole di me! Senza polemica, per capirlo bisogna prima di tutto voler accompagnare il cambiamento e in definitiva non cercare solo di coltivare il proprio orticello elettorale. Presidente Fantino, ci vuole coraggio e lungimiranza!

saluti e salute,
Paolo

p.s.
spero di essere stato chiaro. se non lo sono stato, o volete approfondire l'argomento, commentate e contattatemi! ... e sì, le mie argomentazioni sono assolutamente interessate: sono padre di due bimbi e -pensa!- respiro anche!


giovedì 12 dicembre 2013

zone 30 per le "30 aree urbane tra le più inquinate e congestionate d'Europa"

Buongiorno,

riporto qualche conferma autorevole.. per essere più propensi ad ascoltare e sostenere le ragioni della sostenibilità, anche rischiando -toh!- di anticipare i tempi, non dico andare controcorrente, siamai! Che poi ci si alza il sopracciglio, a noi benpensanti!

Convegno odierno sulla Green Economy a Roma (e qui ci limitiamo ai soli aspetti di mobilità, ma ce ne sarebbe da scrivere e commentare, eccome):
(In Italia ndr) Abbiamo 30 aree urbane tra le più inquinate e congestionate d'Europa, essenzialmente per il traffico veicolare privato..
Chi lo dice, un blogger, un 5stelle di quelli che credono alle sirene? O magari uno studente di quelli che oggi protestavano è riuscito a sfondare il cordone di poliziotti a presidio e a irrompere nell'aula magna?
No, lo afferma, almeno nella ricostruzione giornalistica che ha riportato oggi repubblica.it, il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando. Che continua così nella citata ricostruzione:
 attiveremo finanziamenti per la conversione dei mezzi di trasporto pubblico, per potenziare piste ciclabili e aree pedonali, per promuovere l'uso di mezzi elettrici o ibridi
Wow! 
certo, questo uso continuo dei verbi al futuro comincia a stancare anche me, ma tant'è.. 

Caro Ministro Orlando, dica di legiferare presto e bene.
  1. si faccia entro un anno la riforma del Codice della Strada che ponga la persona al centro delle regole della strada e dell'abitare in città, e non l'automobile come oggi. 
  2. Da subito, senza dover declinare i verbi al futuro, si chieda ai Sindaci di istituire le "zone 30" per queste 30 aree urbane!
  3. si prosegua speditamente anche con la modifica dell'istituto e del ruolo del Mobility Manager: leggere qui un'interessantissima proposta di legge, a cura di Tommaso Giacchetti e Valentina Galloculturademocratica.org - proposte - cultura: disegno-di-legge-in-materia-di-mobility-management. Tanto per ribadire che oggi l'istituto del Mobility Manager, almeno a Roma, serve a poco o a niente, e questo certamente non sono io il primo o l'unico a dirlo...
Sindaco Ignazio Marino, non devi aspettare la riforma nazionale del codice della strada, la singola Amministrazione può istituire le zone 30 in città per decisione propria; per esempio, escluse poche vie di scorrimento, potresti istituire le zone in tutta la Fascia Verde anche domani, voglio essere democristiano, diciamo dal 1° Gennaio 2014! sarebbe una Epifania dolce, non lenta!, e con meno carbone, oops petrolio...
  • last but not least, speriamo che si smetta finalmente di dare con una mano 1 euro alla mobilità sostenibile e con l'altra 10 euro alla mobilità privata, in forma diretta o indiretta, come fatto negli ultimi dieci anni.
Nota: in origine scrivevo che "questo non lo leggerete mai su rep.it", invece, sono felice di dovermi correggere: vedi post di oggi 17 dicembre, di Antonio Cianciullo su rep.it: cianciullo.blogautore.repubblica.it il pendolare è un costo?
.. i governi italiani che dal 2000 al 2013 hanno fatto piovere sull’autotrasporto oltre 5,3 miliardi di euro tra fondi diretti e sconti sui pedaggi autostradali
E poi, vi siete dimenticati degli incentivi cosidetti "ecologici" per comprare auto euro 4 o euro 5? Oppure dei contributi per la riconversione a GPL o a metano? e dei fringe benefit per le auto aziendali (La deducibilità per l'impresa è pari al 70% dei costi e l'IVA può essere interamente detraibile in caso di riaddebito del fringe benefit al lavoratore - fonte it.wikipedia.org - Fringe_benefit)?

  • Vogliamo fare due conti? 
Che altrimenti diamo sempre la colpa della mobilità insostenibile alla maledetta crisi senza capirne i razionali sottostanti.


saluti,
Paolo 

p.s. che uno non vorrebbe sempre allungare troppo il brodo, ma insomma, se per sovrappiù consideriamo che a Roma gran parte dei contributi per la mobilità sostenibile è forse finita in ATAC per stampare qualche biglietto clonato in più, di certo non per ammodernare il parco autobus, ecco troviamo spiegato il titolo (e il significato) del blog


mercoledì 6 novembre 2013

Siamo buoni progenitori? Are we being good ancestors?

Buongiorno e grazie per essere atterrati su questo blog

Vi segnalo il progetto molto affascinante di un orologio che segnerà il tempo per diecimila anni..



"I cannot imagine the future, but I care about it. I know I am a part of a story that starts long before I can remember and continues long beyond when anyone will remember me. I sense that I am alive at a time of important change, and I feel a responsibility to make sure that the change comes out well. I plant my acorns knowing that I will never live to harvest the oaks."

cosa c'entra con la mobilità sostenibile? vi rispondo con le stesse parole del sito:
"The Long Now Foundation was established in 01996* to creatively foster long-term thinking and responsibility in the framework of the next 10,000 years"

saluti e salute
Paolo