"Un po' di tempo fa, con Sabrina Grisoli
avevamo provato a mettere in fila le ragioni formali per cui al momento
pare assai difficile opporsi sulla carta ai principi che supportano la
realizzazione di percorsi ciclabili. L'unico modo rimarrebbe per i pòri avvocati quello di dimostrare che il progetto non è conforme al Decreto Ministeriale 557/99 .
1) La Risoluzione del Parlamento Europeo del 2 dicembre 2015 sulla mobilità urbana sostenibile:
•
incoraggia le autorità degli Stati membri ad elaborare piani di
mobilità urbana sostenibile che diano priorità a modi di trasporto a
basse emissioni;
• invita le città a valutare
attentamente le esigenze dei cittadini e delle imprese e le specificità
dei modi di trasporto, al fine di garantire una mobilità sostenibile
nelle città, e ad adottare le misure necessarie a migliorare la qualità
della vita nelle città, anche promuovendo un trasferimento modale verso
modi di trasporto sostenibili, tra cui gli spostamenti a piedi e in
bicicletta.
2) La legge Decaro – Gandolfi, approvata
lo scorso 21 Dicembre 2017, persegue l’obiettivo di promuovere l’uso
della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane
sia per le attività turistiche e ricreative. La norma richiama le
regioni, gli enti locali e gli altri soggetti pubblici interessati,
nell’ambito delle rispettive competenze, a perseguire il medesimo
obiettivo di promozione dell’uso della bicicletta individuando nella
realizzazione delle infrastrutture per la ciclabilità una componente
fondamentale delle politiche della mobilità su tutto il territorio
nazionale.
La legge Decaro-Gandolfi, inoltre,
modifica l’art. 1 comma 2 del Nuovo Codice della Strada, introducendo la
mobilità sostenibile e la promozione dell’uso della bicicletta fra i
principi fondativi dell’intero sistema normativo. L’uso della bicicletta
viene riconosciuto come uno degli strumenti principali per il
perseguimento degli obiettivi strategici di sostenibilità e sicurezza.
Art. 1, comma 2, Nuovo Codice della Strada.
Le
norme e i provvedimenti attuativi si ispirano al princìpi della
sicurezza stradale e della mobilità sostenibile, perseguendo gli
obiettivi: di ridurre i costi economici, sociali ed ambientali derivanti
dal traffico veicolare; di migliorare il livello di qualità della vita
dei cittadini anche attraverso una razionale utilizzazione del
territorio; di migliorare la fluidità della circolazione; di PROMUOVERE
L'USO DEI VELOCIPEDI.
3) Nel documento programmatico
della Giunta Raggi - che è il documento di riferimento dell'azione di
governo della città a cui la Giunta si deve attenere - si legge che:
"Saranno predisposti il Piano Urbano della Mobilità sostenibile -PUMS-
e, in coerenza con gli altri strumenti di programmazione, un piano
pluriennale delle infrastrutture che identifichi gli interventi più
urgenti nel rispetto dei criteri di sicurezza, sostenibilità,
accessibilità ed economicità ... Saranno favorite .... opere dal basso
impatto ambientale, come le piste ciclabili e ogni altra infrastruttura
per la mobilità muscolare... Sarà avviata una seria politica di
contenimento della mobilità privata e un piano straordinario per il
rilancio del trasporto pubblico. Sul fronte delle limitazioni, saranno
adottate azioni mirate che possano indurre molti utenti ad abbandonare
l'auto ... La creazione di nuovi percorsi, soprattutto lungo le vie
consolari mediante tecniche c.d."leggere", dovrà essere accompagnata da
misure che favoriscano spostamenti sicuri."
"