mercoledì 16 ottobre 2019

Un racconto di spostamento casa-lavoro col monopattino elettrico in città


ricevo e pubblico volentieri il racconto di viaggio del mio collega Sergio:
 
"In questo periodo lavorativo devo recarmi dalla mia zona (Colli Portuensi) a Cinecittà Due e ho constatato che, apportando le opportune migliorie al trasporto pubblico, il tragitto (di circa 13,5 km in linea d’aria, consigliato in auto circa 30km passando per il G.R.A.) può differire di molto poco (circa 1 ora con i mezzi pubblici, circa 40-50 minuti con l’auto).
La zona dei Colli Portuensi non è ben collegata con le metropolitane (l’autobus che la collega ad entrambe è principalmente il 31, che può passare anche dopo 40 minuti) e il tempo medio per arrivare alla fermata metro di Valle Aurelia (a circa 4,5 km di distanza) è di circa 30 minuti, dando la netta di impressione di non essersi ancora mossi di casa.

A questo punto mi sono dotato di un monopattino elettrico ed ho studiato un percorso che fosse percorribile con tale tipo di mezzo senza risultare troppo rischioso.
In particolare l’ultimo tratto per arrivare a Valle Aurelia (Via Anastasio II) può essere molto rischioso e anche l’ipotesi di percorrerlo sul marciapiede (come avrei potuto fare per gran parte di Leone XII) non è percorribile (i marciapiedi sono strettissimi e non sufficientemente sicuri anche a piedi).

Quindi ho optato per una combinazione monopattino / treno / metropolitana così articolato:
Mezzo
Partenza
Arrivo
Distanza
Monopattino
Colli Portuensi
Stazione Trastevere
2,5 km
Treno
Stazione Trastevere
Stazione Tuscolana
6,0 km
Monopattino
Stazione Tuscolana
Ponte Lungo
0,5 km
Metro A
Ponte Lungo
Subaugusta
5,0 km
Monopattino
Subaugusta
Via Lamaro
0,8 km

Questa soluzione combinata fa uso di mezzi pubblici per 11 km e del monopattino per 3,8 km, quindi l’utilizzo del mezzo privato è poco superiore al 25% del percorso totale.

Attualmente i principali problemi che ho riscontrato nell’uso del monopattino sono:
1.       Il monopattino pesa circa 13 kg, quindi è un po’ faticoso da trasportare
2.       In caso di giornate piovose evito di usarlo, sia per questioni di sicurezza personale (le ruote avrebbero un grip minore, bisognerebbe usare un poncho per non bagnarsi limitando la isibilità), sia per questioni di particità (evitare di sporcare se stessi o gli altri passeggeri quando lo si trasporta con le ruote bagnate)
3.       È utilizzabile solo nel caso in cui ci sia un posto affidabile dove custodirlo (ad es. non lo userei in genere per fare spesa)
4.       La normativa comunale sull’utilizzo deve essere ancora emanata, quindi per ora l’uso in strada è tollerato ma potrebbe essere vietato in futuro
5.       Le ruote a camera d’aria sono inefficienti (si bucano molto facilmente, anche solo per aver preso un marciapiede lievemente più alto), è meglio dotarsi di un modello con ruote solide o sostituirle da subito
6.       In alcune salite il monopattino “va aiutato” (rallenta fino a fermarsi), in questi casi si può provare a darsi una spinta ogni tanto in modo da sfruttare anche il motore oppure si scende spingendolo

I vantaggi sono:
1.       Non dover attendere i mezzi pubblici più lenti per gli spostamenti stabilizzando il tempo di percorrenza
2.       Possibilità di salire e scendere dai mezzi pubblici con il proprio mezzo privato (ad es. con una biga elettrica non sarebbe possibile)
3.       L’autonomia è sufficiente per percorrere circa due volte il tragitto, quindi ricaricandolo ad ogni spostamento non si corre mai il rischio di restare a piedi
4.       Possibilità, se il cliente lo permette, di ricaricare durante le ore diurne
5.       Ridotte emissioni ambientali (si effettua solo ¼ del percorso totale, con un consumo proporzionato al peso di una persona con un piccolo carico anziché al peso dell’auto e della persona)
6.       Ridotto al minimo lo stress da traffico
7.       Eliminato lo stress da parcheggio
8.       Ridotti al minimo i costi per il trasporto da e per il posto di lavoro

Il monopattino scelto è lo Xiaomi MI365 che ha le seguenti caratteristiche tecniche:
Marca
Xiaomi
Modello
M365
Peso
Circa 12.5 kg
Struttura
Alluminio aerospaziale
Dimensioni ruote
8.5 inches
Velocità massima
25 km/h, 18 km/h in modalità Cruise Control
Tempo di ricarica
Circa 5 ore
Massima pendenza
Circa 14%
Massimo carico
100kg

I principali motivi per cui ho scelto questo modello rispetto ad altri sono:
1.       Alcuni colleghi che lo avevano me ne hanno parlato e dato diversi consigli
2.       Ha delle ruote relativamente grandi rispetto ad altri monopattini elettrici
3.       Ha una buona autonomia
4.       Ha un carico massimo ragionevole
5.       Ha un peso accettabile

 "

venerdì 9 novembre 2018

Roma, Atac: inchiesta su 37 top manager per bancarotta

ancora su #ATAC - e ovviamente questa è solo una parte delle 'scelte' sbagliate che hanno portato negli anni ad accumulare più di 1 mld di debito (con parco mezzi e infrastrutture obsolete)

Roma, Atac: inchiesta su 37 top manager per bancarotta

martedì 23 ottobre 2018

chi può fermare gli interventi a favore della ciclabilità ? di Sandro Calmanti

"Un po' di tempo fa, con Sabrina Grisoli avevamo provato a mettere in fila le ragioni formali per cui al momento pare assai difficile opporsi sulla carta ai principi che supportano la realizzazione di percorsi ciclabili. L'unico modo rimarrebbe per i pòri avvocati quello di dimostrare che il progetto non è conforme al Decreto Ministeriale 557/99 .

1) La Risoluzione del Parlamento Europeo del 2 dicembre 2015 sulla mobilità urbana sostenibile:

• incoraggia le autorità degli Stati membri ad elaborare piani di mobilità urbana sostenibile che diano priorità a modi di trasporto a basse emissioni;

• invita le città a valutare attentamente le esigenze dei cittadini e delle imprese e le specificità dei modi di trasporto, al fine di garantire una mobilità sostenibile nelle città, e ad adottare le misure necessarie a migliorare la qualità della vita nelle città, anche promuovendo un trasferimento modale verso modi di trasporto sostenibili, tra cui gli spostamenti a piedi e in bicicletta.

2) La legge Decaro – Gandolfi, approvata lo scorso 21 Dicembre 2017, persegue l’obiettivo di promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane sia per le attività turistiche e ricreative. La norma richiama le regioni, gli enti locali e gli altri soggetti pubblici interessati, nell’ambito delle rispettive competenze, a perseguire il medesimo obiettivo di promozione dell’uso della bicicletta individuando nella realizzazione delle infrastrutture per la ciclabilità una componente fondamentale delle politiche della mobilità su tutto il territorio nazionale.

La legge Decaro-Gandolfi, inoltre, modifica l’art. 1 comma 2 del Nuovo Codice della Strada, introducendo la mobilità sostenibile e la promozione dell’uso della bicicletta fra i principi fondativi dell’intero sistema normativo. L’uso della bicicletta viene riconosciuto come uno degli strumenti principali per il perseguimento degli obiettivi strategici di sostenibilità e sicurezza.
Art. 1, comma 2, Nuovo Codice della Strada.
Le norme e i provvedimenti attuativi si ispirano al princìpi della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile, perseguendo gli obiettivi: di ridurre i costi economici, sociali ed ambientali derivanti dal traffico veicolare; di migliorare il livello di qualità della vita dei cittadini anche attraverso una razionale utilizzazione del territorio; di migliorare la fluidità della circolazione; di PROMUOVERE L'USO DEI VELOCIPEDI.

3) Nel documento programmatico della Giunta Raggi - che è il documento di riferimento dell'azione di governo della città a cui la Giunta si deve attenere - si legge che: "Saranno predisposti il Piano Urbano della Mobilità sostenibile -PUMS- e, in coerenza con gli altri strumenti di programmazione, un piano pluriennale delle infrastrutture che identifichi gli interventi più urgenti nel rispetto dei criteri di sicurezza, sostenibilità, accessibilità ed economicità ... Saranno favorite .... opere dal basso impatto ambientale, come le piste ciclabili e ogni altra infrastruttura per la mobilità muscolare... Sarà avviata una seria politica di contenimento della mobilità privata e un piano straordinario per il rilancio del trasporto pubblico. Sul fronte delle limitazioni, saranno adottate azioni mirate che possano indurre molti utenti ad abbandonare l'auto ... La creazione di nuovi percorsi, soprattutto lungo le vie consolari mediante tecniche c.d."leggere", dovrà essere accompagnata da misure che favoriscano spostamenti sicuri."

"

martedì 26 giugno 2018

Manuale sulle Scuse Standard degli Ingegneri del Traffico

da un blog US. mia traduzione.

Sto scrivendo una guida chiamata 'Manuale sulle Scuse Standard degli Ingegneri del Traffico'
Voi dovete intitolare i singoli paragrafi. Via!

qui qualche esempio:
Appendice 99 - Un elenco di tutte le caratteristiche obbligatorie del progetto, per incentivare le forme di trasporto alternativo [This page intentionally left blank](Questa pagina è lasciata intenzionalmente vuota)

Introduzione: il mondo è concepito per l'utilizzo in auto in orari di punta e non per l'uso 24 ore su 24 di chiunque altro

Capitolo 16: Sharrows*: come applicare la carta igienica a singolo strato per l'infrastruttura per biciclette

Capitolo 13: Ciclopiste a doppio senso richiedono Intersezioni molto Complesse: perché dovresti invece usare solo gli Sharrows*

Capitolo 44: Un giorno l'abbigliamento scuro passerà di moda

Capitolo 12: Domanda di trasporto indotta e progetti di allargamento della sezione stradale: racconti di fiabe, bugie e altre menzogne

E: "Non mi importa quali sono i capitoli intermedi", ha scritto tale Durham , "fintanto che il primo capitolo si chiami: 'È troppo presto per prenderlo in considerazione '
e l'ultimo si chiami "È troppo tardi per prenderlo in considerazione' "



(*) A shared-lane marking or sharrow is a street marking installed at locations in Australia, Canada, Spain, or the United States. This marking is placed in the travel lane to indicate where people should preferably cycle.[1]

A shared-lane marking in Toronto, Ontario, Canada. Note that the cyclist is not properly positioned on the roadway. Cyclists should ride over the sharrow

giovedì 31 maggio 2018

#ViaLibera a Roma domenica 10 giugno 2018

dialogo surreale tra la Sindaca e i cittadini..

'cittadino, vuoi usare la bici? '
'no'
'cittadino!, la vuoi la bici??'
'no!'

'..cittadino, la tua macchina avvelena l'aria, è rumorosa, non so più dove farti parcheggiare, la vuoi ora la bici?'
'no! noo!'

'..cittadino, l'ho scritto nel programma, tu mi hai votato, parliamone, la vuoi la bici?'
'nonee !! se non mi obblighi io sta bici non la prendo, è pericolosa, si suda d'estate, si gela d'inverno, io voglio la macchina!'

'..cittadino, facciamo così, per ora solo una domenica al mese, al centro dove non passa nessuno, eh? '
'cheppalle..'

venerdì 16 febbraio 2018

il "Settimo Biciclettari", da gruppo di lavoro partecipato, ad associazione mono-personale

il VII Municipio di Roma è un territorio con circa 300mila abitanti, poco meno degli abitanti di Bologna.
Avere sul territorio associazioni e persone che lavorano per il progresso culturale della comunità, nel rispetto delle forme associative e dei criteri di partecipazione e trasparenza, è molto importante. 
Cruciale, direi.

a questo proposito, è arrivato il momento di raccontare la genesi e l'ultima trasformazione del "Settimo Biciclettari", che non è stata affatto pubblicizzata.

il gruppo Settimo Biciclettari nasce a fine 2014 su iniziativa della Comunità Territoriale (coordinamento di Comitati di quartiere e di associazioni del VII MUNICIPIO), durante una movimentata riunione di attivisti nella sede del VII Municipio a Cinecittà, alla presenza di un consigliere municipale PD (mi pare di ricordare Poli ma vado a memoria); presenti gli attivisti locali Alfredo Giordani (che poi diventerà coordinatore di #Vivinstrada) e Carlo C. detto "Carletto 7 e 1/2" , che a dispetto del profilo FB, è un attivista #Salvaiciclisti.

Era la fase in cui Risorse per Roma aveva avviato il processo partecipativo per azioni di rigenerazione urbana, e si erano avanzate decine e decine di proposte, di cui molte per le mobilità sostenibile. Ve lo ricordate? tutto finito in bolla di sapone, per quanto io sappia.

A fronte della dispersione e frammentazione delle proposte fui io a chiedere (a gran voce) di avere una visione unitaria che andasse oltre i particolarismi, senza anteporre le legittime esigenze di un quadrante rispetto a quelle di tutto il territorio o addirittura della città; anche perchè intravedevo il rischio che la politica avrebbe avuto gioco facile a tirare le fila, senza un unico interlocutore forte che potesse avere funzione dialettica e di stimolo. 

Fu così che nacque l'idea di fondare un coordinamento unico, che portasse avanti proposte condivise; in una successiva riunione al Casale di Tor Fiscale, si decise di nominare Dario Piermarini coordinatore.
Oltre ai comitati di quartiere erano presenti molti soci di salvaiciclisti, e il coordinatore di #Vivinstrada Alfredo già citato e fu naturale indicare #
Salvaiciclisti e #Vivinstrada nella lista adesioni. Nomi che insieme a quelli di tante altre associazioni che aderirono al progetto giustamente spesi negli anni per far conoscere ed apprezzare il gruppo.

Questo però succedeva un'era geologica fa, quando nessuno aveva palesato l'idea di accapararsi il lavoro e l'impegno di tutti per sostenere la propria personale candidatura... su questo Dario Piermarini era già "scivolato" al momento di candidarsi al consiglio municipale, nelle elezioni da cui è scaturita la vittoria del M5S e l'ascesa della attuale Sindaca Virginia Raggi. 

Ora il sig. Piermarini ci "ricasca" con la (legittima) candidatura al consiglio regionale, senza sentire però il bisogno di auto-sospendersi dal ruolo. Ed evidentemente senza più alcuna remora ad appropriarsi del lavoro e dell'impegno di più persone, anche di sensibilità politiche diverse e molto lontane dalla sua.

.......
Riporto qui un commento in un post su Facebook, molto illuminante sulla vicenda:


Questo il commento di Maurizio Battisti, al post "incriminato" https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10156033197748965&set=a.487776808964.275255.703243964&type=3&theaterpost :


come coordinatore della Comunità Territoriale VII Municipio ho chiesto, come espressamente dettato dall'art 4 del nostro Statuto, di sospendere Dario Permarini dal nostro Direttivo fino al 5 marzo. Avrei ovviamente preferito fosse stato Dario ad autospendersi per non mettere nessuno in imbarazzo e per affrontare più liberamente e serenamente la sua competizione elettorale. Per tutta risposta, spero dettata solo dalla foga del momento, Dario ci ha informato che si "è concluso il suo percorso nella Comunità Territoriale". Sono molto dispiaciuto per l'accaduto ma sono certo che a mente serena la voglia di spendersi per il territorio supererà tutte le incomprensioni e diversità di cui sto leggendo anche su questa pagina. Maurizio Battisti




E' stato Piermarini che ha -in maniera unilaterale, già tempo fa- mutato la pelle del Settimo Biciclettari dipartendo dallo spirito con cui era stato creato, e modificando infine la stessa forma costitutiva senza dare spiegazioni ad alcuno. 
La pagina "chi-siamo" del sito wordpress fino a ieri l'altro conteneva una lunga lista di comitati e associazioni aderenti, eccola:








ora c'è una dicitura di una riga: "Il Settimo Biciclettari è una associazione":


Non sarebbe  necessaria e dovuta una dichiarazione pubblica?

.. ma certo fa una bella differenza poter dichiarare di coordinare un nutrito gruppo di associazioni o invece come ora, dichiararsi come non meglio precisata associazione.
 

Una vicenda francamente imbarazzante, che si sviluppata in un silenzio fragoroso da parte del  coordinatore, in realtà il "padrone del vapore" che da solo detiene le password degli account Facebook, e Twitter, e che ha trasformato una bella esperienza partecipata in una associazione mono-personale.

Meditate gente
meditate

saluti,
Paolo De Luca


POST SCRIPTUM: se qualcuno ritiene che questa ricostruzione dei fatti sia parziale o non veritiera, o comunque si sente offeso, è pregato di scriverlo qui nei commenti. grazie